I Segreti di Roma: Il Palazzo del Grillo, esplorando la dimora storica della famiglia Del Grillo

Il Palazzo del Grillo è situato nella piazza omonima, all'interno del Rione Monti, che rappresenta il nucleo storico della città di Roma. Si tratta di una grande dimora costruita nel Settecento, dotata di una bellissima facciata con un portone in stile barocco e due corpi laterali aggettanti. La parte centrale dell'edificio si fonde con la Torre del Grillo, anche nota come Torre della Miliziola, che ha un aspetto simile ad un forte medievale ed è perfettamente conservata. Per un certo periodo, il Palazzo del Grillo è stato di proprietà del celebre Marchese del Grillo, la cui famiglia si estinse a Capranica. Il marchese Onofrio del Grillo è passato alla storia per i suoi scherzi, che hanno ispirato il celebre film di Mario Monicelli e Alberto Sordi. Tra le tante bravate messe in atto dal marchese, si racconta che una volta abbia proposto ad un ricco mercante ebreo di versare un baiocco (una moneta dell'epoca) per ogni oggetto contenuto in alcuni forzieri in suo possesso. Il mercante ha accettato, convinto di trovare tesori di inestimabile valore, e ha sottoscritto un contratto che lo ha portato alla rovina finanziaria: i forzieri, infatti, contenevano solo spille, ma il mercante è stato costretto a pagare una somma considerevole.

Una meraviglia architettonica nel Rione Monti: il Palazzo del Grillo
Il Palazzo del Grillo, un capolavoro architettonico nel tessuto urbano del Rione Monti, ha cambiato proprietari nel corso della sua storia. Dopo essere appartenuto alla famiglia del Grillo, passò alla famiglia De Robilant. Nel corso degli anni, molti personaggi famosi hanno varcato la soglia del palazzo, tra cui il celebre pittore Renato Guttuso. La sezione centrale dell'edificio si erge sulla sommità della salita del Grillo, mentre i due avancorpi affacciano su via di Campo Carleo e via degli Ibernesi. Il giardino pensile del palazzo, che la famiglia del Grillo considerava con orgoglio, è ancora oggi visitabile e presenta fontane, sculture barocche e ninfei. Ai margini del giardino si apre un grande portale realizzato con quattro colonne avvolte dalla vegetazione e arricchite dalle statue di Mercurio e Minerva.
All'interno del palazzo, sono ancora ben conservati una cappella e una galleria, quest'ultima ornata da stucchi e decorazioni dalle linee classiche. L'avancorpo di sinistra è collegato alla facciata da un sottopasso ad arco, noto come "dei Conti". Questo corpo presenta cinque piani ed è dotato della torretta medioevale, restaurata più volte e perfettamente preservata. L'avancorpo di destra, invece, è costituito da tre piani.
La torretta, chiamata Torre della Miliziola, fu costruita nel 1223 dalla famiglia Carboni e successivamente acquistata dai Conti, fino a quando, nel 1675, la famiglia del Grillo la comprò e la ristrutturò per renderla simile stilisticamente al resto del palazzo. Inoltre, aggiunsero il coronamento originale a beccatelli, come evidenziato dall'epigrafe commemorativa "Ex marchione De Grillis". Entrambi i corpi dell'edificio presentano finestre decorate con fregi, volute, conchiglie e teste di leone. Nel giardino si trova una bellissima fontana adorna di una nicchia a forma di conchiglia e di due erme che sorreggono altrettanti vasi colmi di frutta. L'opera, realizzata nel 1676, viene attribuita a Balthasar Permoser.

Un personaggio leggendario dalle gesta avvolte nel mistero.
Le numerose sale del palazzo sono affrescate e decorate con stucchi e soffitti dipinti, creando uno spettacolo visivo senza eguali. La cappella e la galleria sono particolarmente impreziosite con stucchi di pregevole fattura. Nel corso dei secoli, il palazzo ha cambiato più volte proprietario: nel XIX secolo passò a Nicolis de Robilant e nel Novecento ospitò lo studio del celebre pittore Renato Guttuso, che vi realizzò molti dei suoi capolavori. Nonostante ciò, l'edificio rimane strettamente legato alla figura del marchese del Grillo, che era amato e conosciuto da tutti i romani e oltre. Purtroppo, la maggior parte delle notizie sulla sua vita e sulla sua fastosa dimora sono state tramandate oralmente e quindi non sempre verificabili. Non conosciamo le date esatte della sua nascita e della sua morte, ma sappiamo che era famoso per i suoi scherzi e le sue beffe, spesso rivolti contro i nobili e i potenti che avevano peccato di superbia, arroganza o avarizia, e contro gli ebrei, che erano spesso rappresentati come ricchi mercanti. Le storie che lo vedono protagonista contro i mercanti ebrei sono supportate dalla nota antipatia che il marchese del Grillo nutriva per "li giudèi".

È reale l'esistenza di questo personaggio della Roma settecentesca?
Non possiamo essere certi che il marchese del Grillo fosse veramente un personaggio così stravagante, architetto di scherzi e beffe capaci di intrattenere l'intera Roma settecentesca. La sua figura, infatti, potrebbe essere stata esagerata e arricchita nel corso degli anni da leggende e storie popolari. Tuttavia, grazie alle testimonianze storiche che ci sono pervenute, sappiamo dell'esistenza di due casate Del Grillo che hanno vissuto a Roma tra il Seicento e l'Ottocento, e della presenza di una tomba di famiglia nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini. Il famoso scrittore Raffaello Giovagnoli ha confermato l'esistenza del marchese, definendolo l'ultimo e il più stravagante dei feudatari romani.
Perciò, se volete immergervi nella storia di questo personaggio misterioso e visitare la sua residenza, le camere di Rome with View a Roma saranno il vostro punto di partenza. Potrete ammirare la magnificenza delle sale affrescate e decorate della dimora del Grillo e immaginare quali potrebbero essere state le gesta del famoso marchese.

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