I Segreti di Roma: Racconti di spettri e passioni

Roma e le sue storie di fantasmi
La Città Eterna è famosa per le numerose leggende mistiche che narrano storie di amori e tradimenti. La storia permea ogni strada, ogni vicolo e persino ogni pietra della città, e alcuni personaggi storici sono diventati celebri anche nel folklore popolare come figure sovrannaturali. Tra le storie di fantasmi di Roma, quella di Bruto si distingue in modo particolare. Dopo aver partecipato all'assassinio di Giulio Cesare, Bruto fuggì rapidamente dalla città, ma non riuscì a scappare troppo lontano. A pochi chilometri dalla città, dovette affrontare l'esercito di Marco Antonio. Si dice che nella stessa notte gli apparve un fantasma che aveva le sembianze di Cesare, il quale disse a Bruto: "Ci rivediamo a Filippi". Come sappiamo, Bruto perse la battaglia e, tormentato dai rimorsi, si uccise rifugiandosi nel suo accampamento. Ancora oggi, alcune persone raccontano che si può udire la voce di questo personaggio, come se fosse trasportata dal vento, recandosi nella Torre Argentina, dove ai tempi di Giulio Cesare c'era la Curia di Pompeo.

Il mistero della voce nel parco: la leggenda di Messalina
La moglie dell'imperatore Claudio aveva un debole per la dissolutezza, la libertà e uno stile di vita spregiudicato. Questo tipo di comportamento non era gradito all'imperatore, il quale decise di liberarsi della donna che considerava troppo libertina. Per farlo, ingaggiò un assassino che seguì la donna fino ai Giardini del Pincio, dove fu brutalmente assassinata. Secondo le leggende, ancora oggi, passeggiando nei Giardini del Pincio, vicino alla Piazza del Popolo, si può udire la voce supplicante dello spirito della donna, costretta a rimanere per sempre nel luogo della sua morte. Si chiede cosa stia cercando e forse sta aspettando il marito per ottenere la vendetta tanto desiderata.

Il leggendario spettro di Imperia nella Villa Celimontana
La Villa Celimontana è una meta ideale per chi desidera immergersi nelle leggende che avvolgono la Città Eterna. Qui si può scoprire il misterioso destino di Imperia, una celebre cortigiana immortalata da Raffaello nella figura della splendida ninfa Galatea. La sua bellezza rara attirò l'attenzione del banchiere Agostino Chigi, che divenne suo amante. Non si conosce con precisione la sua fine, ma si racconta che la moglie di Agostino, scoperto il tradimento, avesse ingaggiato un sicario per ucciderla. Da allora, il fantasma di Imperia si aggira tra le mura della Villa Celimontana alla ricerca delle proprie ossa, che furono sepolte in una tomba a San Gregorio Magno e poi scomparse. Oggi, nessuno conosce la vera posizione dei resti della cortigiana, ma la leggenda del suo fantasma continua ad affascinare i visitatori della Villa.

Olimpia Maildachini: la donna ambiziosa che conquistò il Papa
Una delle donne più famose della Roma del passato è Olimpia Maidalchini. Nata in una famiglia modesta, la sua ambizione la portò a diventare una delle figure più influenti della città. Grazie alla sua bellezza e astuzia, si diceva che chiunque volesse parlare con il Papa doveva prima passare da lei, e così ottenne un potere illimitato, ricevendo doni da artisti, politici e mercanti. Nonostante ciò, la gente di Roma non la amava per via delle sue umili origini e della sua ambizione. Veniva criticata e giudicata duramente, anche perché si diceva che fosse l'amante preferita del Papa Innocenzo X. Con la morte del Papa, Olimpia perse tutto quello che aveva conquistato e, disperata, fuggì da Roma con due casse piene di monete d'oro. Venne esiliata e morì poco dopo di peste. Da allora è diventata una leggenda e, secondo la tradizione popolare, il suo fantasma appare ogni notte di luna piena, guidando una carrozza trainata da cavalli infernali e portando con sé l'oro che aveva rubato. Si dice che attraversi il Ponte Sisto e scompaia nelle acque del Tevere, dove viene portata dagli stessi diavoli all'inferno. La leggenda è così famosa che fino al 1914 quella porzione della Via Aurelia era chiamata "via Tiradiavoli".

Beatrice Cenci e il mistero del suo fantasma
Il fantasma più celebre di Roma è indubbiamente quello di Beatrice Cenci: una giovane nata a Roma e costretta a vivere con un padre violento condannato per atti di sodomia sui bambini, ma liberato grazie al suo status nobiliare. Stanca delle violenze del padre, Beatrice denunciò più volte l'accaduto, ma non ottenne alcuna giustizia. Quando Francesco Cenci scoprì delle denunce, iniziò un vero e proprio inferno per la figlia, che venne confinata in una proprietà isolata dove la sua famiglia fu costretta a vivere in esilio. Qui, Beatrice diventò amante di un vassallo e con il suo aiuto uccise il padre durante una sua visita. Per questo omicidio, Beatrice venne giudicata colpevole e condannata a morte per decapitazione il 11 settembre 1599 sul ponte Sant'Angelo. Il suo corpo fu sepolto nel cimitero di San Pietro in Montorio, ma durante l'occupazione napoleonica la tomba venne violata, alimentando numerose leggende. Infatti, molte persone affermano di aver visto il fantasma di Beatrice Cenci che ancora oggi si aggira nei luoghi che amava, con il teschio in mano.

Lorenza Feliciani: la donna che denunciò il marito mago
Secondo la leggenda, questa donna sarebbe stata la moglie del mago Cagliostro, ma, scontenta del suo stile di vita avventuroso, lo denunciò al Sant'Uffizio che poi lo processò. La donna stessa venne imprigionata nel convento di Sant'Oliva a Trastevere, dove morì. Si racconta che la sua figura incappucciata appaia vicino alla piazza di Sant'Apollinare, nei vicoli di Trastevere, in cerca del marito.

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